Siamo arrivati alla quinta edizione: un traguardo non così scontato per un festival cinematografico indipendente, partito dal basso, senza supporti istituzionali di rilievo. Ma grazie a una dose di incoscienza, tenacia e anche un po’ di “autosfruttamento”, Working Title Film Festival, anno dopo anno, è riuscito a crescere, a fidelizzare un pubblico, a sviluppare collaborazioni con altre realtà locali, nazionali e internazionali e con registi, produzioni e distribuzioni. Cinque edizioni sono anche un tempo sufficiente – crediamo – per delineare un’idea estetica e politica di cinema: indipendente, plurale, rigoroso, portatore di linguaggi e sguardi originali, che privilegia il racconto di lavori ai margini e poco rappresentati nel mainstream mediatico.
Per celebrare questo traguardo, immaginavamo un’edizione speciale. Mai avremmo immaginato che lo sarebbe stata così tanto. Quasi tutto il lavoro di organizzazione si è svolto in tempi di pandemia da Covid-19. Durante il lockdown abbiamo potuto sperimentare nuove modalità di distribuzione e promozione, collaborando alla programmazione del canale VOD del Cinema Odeon di Vicenza.
L’emergenza sanitaria è purtroppo ancora pienamente attuale: organizzare in autunno un’edizione in presenza comporterebbe rischi per lo staff, gli ospiti e il pubblico, senza contare l’eventualità di una cancellazione all’ultimo minuto. L’idea di organizzare il festival online è nata da queste considerazioni, ma non è mai stata pensata come un ripiego. Tutt’altro: ci dà l’opportunità di allargare la selezione e di raggiungere un pubblico potenzialmente molto più vasto.
Il programma comprende 59 film, prodotti in 35 Paesi, presentati in quattro sezioni di concorso internazionale: Lunghi (film di durata superiore ai 40 minuti), Corti + (tra i 20 e i 40 mi- nuti), Corti (al di sotto dei 20 minuti) e Extraworks (film sperimentali, ibridi, video arte). Sette anteprime mondiali, 3 europee, 23 italiane, 14 opere prime, 20 a regia femminile: una ricchezza che sarà disponibile al pubblico di tutto il mondo nei giorni 1-15 ottobre 2020 sul sito stream.workingtitlefilmfestival.it, e che sarà accompagnata da video-presentazioni e Q&A sul sito e sui canali social di WTFF.
A completare il programma, una conferenza web con altri tre festival europei dedicati al cinema del lavoro: Arvetar FilmFestivalen – Nordic Labour Film Festival di Malmö, Filmer Le Travail di Poitiers e LAN – Festival audiovisual obrero di Bilbao.
Durante il lockdown abbiamo guardato il mondo che si fermava dalla finestra di casa e da quelle virtuali dei nostri dispositivi elettronici. Ora vogliamo spalancare una finestra globale sul lavoro e sui suoi racconti, lotte, passioni. Buona visione.
Marina Resta
direttrice artistica di Working Title Film Festival