Sabato 30 aprile quarta giornata del Working Title Film Festival, il festival del cinema del lavoro in corso fino a domenica Primo maggio, alla sua prima edizione. La giornata prevede cinque film proiettati al Cinema Primavera (via Ozanam 11, Vicenza), e un audiodocumentario performato dal vivo dall’autore Jonathan Zenti allo spazio Exworks (strada Pasubio 106/G, presso Zerogloss design store). In serata si prosegue con un dj set e il party del festival. Festival che continuerà nelle sua giornata conclusiva domenica Primo maggio.
CINEMA
Al Cinema Primavera (biglietti d’ingresso a 5 euro a proiezione) si comincia alle 16:30 con due film della regista Costanza Quatriglio: Con il fiato sospeso (35′, Italia 2013) e Triangle (63′, Italia 2014).
Con il fiato sospeso ha per protagonista Alba Rohrwacher che interpreta Stella, studentessa di Farmacia all’università. Quando è l’ora della tesi viene inserita in un gruppo di ricerca. Pian piano si rende conto che nei laboratori di chimica qualcosa non va. L’ambiente è insalubre, qualcuno comincia a star male, i professori parlano di coincidenze. L’amica Anna, che ha lasciato gli studi per suonare in un gruppo indie-punk, vorrebbe che Stella smettesse di passare intere giornate in laboratorio; Stella, al contrario, non vuole rinunciare al suo sogno. Dall’incredulità alla perdita di ogni certezza: la sua storia si intreccia con il diario di un giovane dottorando che ha già percorso la strada in cui Stella si imbatterà. Il film di finzione è ispirato al memoriale–denuncia di Emanuele, dottorando nel Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Catania, morto di tumore al polmone nel dicembre 2003.
Triangle è invece un documentario che mette in relazione due tragedie del lavoro – nello specifico dell’industria tessile – accadute a distanza di 100 anni una dall’altra. A New York nel 1911 prende fuoco l’ottavo piano del grattacielo tra Washington Square e Greene Street dove ha sede la fabbrica tessile Triangle: muoiono 146 persone, 123 donne e 23 uomini, per la maggior parte immigrati. A Barletta nel 2011 cinque operaie muoiono a causa del crollo di un maglificio “fantasma”, dove si lavorava in nero. L’unica superstite Mariella, estratta viva da quelle macerie, assume su di sé tutto il peso del mondo. Con lei viviamo il ritorno alla condizione preindustriale e la necessità di un nuovo inizio, ma anche l’irriducibile orgoglio di chi sa che far bene il proprio lavoro il gesto è più compiuto di ogni essere umano.
Alle 19.00 sarà proiettato il documentario La neve nera – Luigi Di Ruscio a Oslo, un italiano all’inferno, di Paolo Marzoni e Angelo Ferracuti (57′, Italia 2014). Un viaggio alla ricerca delle tracce di un amico ormai scomparso. A viaggiare dalle Marche alla Scandinavia e, immaterialmente, nelle memorie, nelle lettere, tra gli scritti di Luigi Di Ruscio, è il più giovane scrittore e amico Angelo Ferracuti.
Alle 20.30 è in programma il documentario L’acqua calda e l’acqua fredda di Marina Resta e Giulio Todescan (56′, Italia 2015), che racconta l’emigrazione tuttora in corso dei giovani di Giovinazzo (Bari) verso Vicenza dove trovano lavoro alle Acciaierie Valbruna. Un viaggio fra Nord e Sud Italia, presente e passato, raccontato attraverso le storie degli operai della Valbruna di Vicenza e quelli delle Acciaierie Ferriere Pugliesi di Giovinazzo, chiuse negli anni Ottanta.
Alle 21:30 si proietta SmoKings di Michele Fornasero (92′, Italia, Svizzera, 2014). Il documentario ripercorre la storia dei fratelli Carlo e Giampaolo Messina, proprietari di Yesmoke, una piccola fabbrica di sigarette con sede a Settimo Torinese (Piemonte), dall’inizio del loro business online nel 2000 fino a dicembre 2013. La battaglia legale fra questa azienda e le multinazionali del tabacco non è ancora finita.
AUDIODOCUMENTARIO E PARTY
Alle 18.00 lo spazio Exworks ospita un’opportunità unica, di sicuro inedita a Vicenza: un audiodocumentario – il racconto della realtà attraverso il linguaggio del suono – che verrà messo in onda e interpretato dal vivo dal suo autore, Jonathan Zenti, autore radiofonico i cui lavori sono stati messi in onda fra gli altri su Radio Tre (nella trasmissione Tre Soldi) e al festival di Internazionale di Ferrara. Ad ingresso gratuito.
I Ritornanti [qui il trailer] audiodocumentario, ha una durata di 43 minuti (Italia 2015). «Ci sono diversi motivi per odiare le vacanze di Natale – spiega Zenti nella sinossi del lavoro – Uno di questi è il dover incontrare tutti quegli amici e parenti che da qualche anno hanno abbandonato l’Italia e sono andati a costruirsi un futuro all’estero. Persone che ritornano solo per una decina di giorni e poi ripartono verso un aldilà di possibilità e occasioni che in questo paese oramai è difficile anche solo immaginare. Il protagonista del documentario ha sempre cercato di evitare questi incontri con I Ritornanti. Ma questa volta prova ad affrontarli. Perché decidere di restare forse è stata una scelta sbagliata ed è il momento di scegliere dove andare».
Jonathan Zenti, veronese, è un autore radiofonico indipendente. Dopo aver iniziato come soundesigner per Radio3 nel 2003, inizia a produrre come indipendente dal 2007. Ha realizzato i documentari Interim (Premio Marco Rossi 2010), il podcast Ritratti – o si muore (Premio Anello Debole 2010, Premio Eretici Digitali al festival internazionale del giornalismo di Perugia 2012), A Questo Punto e I Ritornanti (entrambi in finale al Prix Europa) e I Am Analog (GanBéarla Award al festival Hearsay 2015). Collabora con Internazionale e con il festival Internazionale a Ferrara, lavora come autore per Radio3 e per il progetto Webradio della RAI. Nel 2015 ha fondato MIRP – il meeting internazionale degli autori radiofonici indipendenti.
Al termine dell’audiodocumentario ci sarà un aperitivo e un dj set con la festa che continuerà fino a sera negli spazi post-industriali di Exworks, ex officina tramutata in spazio per la fotografia, per l’arte e per la performance adiacente al negozio di design Zerogloss.
Le schede dei film, con trailer, sinossi, biografie dei registi e note di regia, a questo link.
La scheda dell’audiodocumentario I Ritornanti a questo link.